Progetto "Mano nella Zampa"
L’obiettivo di AFMA è come sempre lavorare al meglio e con personale qualificato alla conservazione della qualità della vita del malato, stimolare il più possibile le sue capacità relazionali e restituirgli quel minimo di appagamento psico-fisico per cui la malattia lo rende incapace e inadeguato.
In questo contesto si incastona il progetto di “PET-THERAPY” denominato “Mano nella Zampa”, atto appunto a migliorare la qualità della vita del malato tramite incontri di contatto dolce con gli animali domestici.
COS’E’ LA PET-THERAPY
Con il termine PET-THERAPY, si intende un’attività “dolce” non invasiva basata sull’interazione uomo-animale.
A seconda delle azioni che vengono poste in essere con la presenza e collaborazione degli animali domestici, si parla di attività semplici, di tipo ludico ricreativo ma anche educativo, riabilitativo e terapeutico
Si tratta di un approccio che integra, rafforza, coadiuva i tradizionali approcci terapeutici e può essere impiegata a favore di moltissime tipologie di pazienti/utenti. Essa favorisce i meccanismi psicologici positivi che sono naturalmente suscitati nelle persone dal rapporto con l’animale.
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
• Migliorare le funzioni fisiche, sociali, emotive e cognitive dell’ospite
• Aiutare a stabilire nuova armonia tra uomo e natura tramite attività semplici, di tipo ludico ricreativo, ma anche educativo, riabilitativo e terapeutico
• Migliorare la qualità della vita dell’ospite tramite il contatto fisico con l’animale
• Favorire uno scambio affettivo
• La presenza di un animale domestico permette di consolidare il rapporto emotivo tra ospite e figura socio-sanitaria soprattutto qualora l’ospite non dimostri collaborazione spontanea
• Stimolare una partecipazione attiva dell’ospite e la sua socializzazione riducendone l’isolamento e stimolandone l’empatia cercando di capire i bisogni dell’animale
• Favorire la sensazione di accettazione (l’animale accetta senza riserve e non giudica; sentirsi totalmente liberi dai giudizi migliora l’autostima)
• Stimolare l’uso di abilità settoriali (attenzione) e offrire motivazioni che favoriscano il recupero e il mantenimento delle autonomie nell’interazione e il lavoro di gestione dell’animale
DESTINATARI:
Rivolto agli ospiti del Centro Diurno Arcobaleno
METODOLOGIA
Il progetto sarà attivo nel corso del 2024-2025 e avrà frequenza settimanale.
Potrà essere ripetuto nel corso dell’anno.
Si svolgerà presso la nostra sede in Genova e, nella bella stagione, in aree esterne protette e seguirà i seguenti step:
- Attività referenziale: l’animale al centro dell’attenzione ma non coinvolto fisicamente
- Attività osservativa: si osserva l’animale e i suoi movimenti senza un’interazione diretta
- Attività di interazione: il vero e proprio incontro e la relazione con l’animale
- Tramite il contatto e la relazione tattile
- L’accudimento affettivo
- Il gioco
- Comunicazione e richiesta all’animale di rispondere ad alcuni comandi semplici
L’intero percorso sarà proposto mediante costituzione di equipe multidisciplinare composta da figure professionali appositamente selezionate.
L’intera equipe condividerà l’andamento del lavoro ed i suoi effetti valutando lo stato emotivo degli utenti e la loro risposta in senso ampio. Si riserverà la possibilità di revisionare le attività qualora se ne ravvivasse la necessità anche nell’ottica di preservare l’equilibrio e il benessere delle creature “non umane”.
TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ E INTERAZIONI PROPONIBILI
UTENTE - PET
Accarezzare e coccolare
- Suscita senso di protezione, calore e intimità
- Riduce la tensione nervosa
- Aumenta la coscienza della propria identità corporea e del confine psicologico necessario per la formazione del sé
- Incrementa la stimolazione dei sensi
- Spinge l’individuo a ricercare tali sensazioni per creare nuove interazioni
Spazzolare e prendersi cura
- Induce a non concentrarsi su se stessi, ma ad interessarsi ad un altro essere vivente
- Sviluppo della capacità empatica, aumento autostima individuale come persona competente a prendersi cura degli altri, riconoscendo i propri bisogni e quelli degli altri
- Aumenta la motivazione nell’esecuzione di esercizi fisici riabilitativi ( arti superiori e non solo )
Offrire cibo all’animale
- Facilita l’interazione sociale
- Potenzia la comunicazione non verbale
Parlare dell’animale e raccontare storie sugli animali ( anche di quelli avuti in passato )
- Favorisce le relazioni interpersonali
- Agevola l’espressione delle emozioni, attraverso processi di identificazione e proiezione
Presenza fisica dell’animale
- Stimola l’attenzione
- Facilita l’interazione
- Aumenta l’interesse e la volontà di partecipare alle attività proposte
Osservare gli animali ed i loro comportamenti
- Favorisce la presa di coscienza della diversità e delle altrui necessità
- Spostamento da una posizione di egocentrismo
- Incrementa le conoscenze
- Aumenta i tempi di attenzione
- Potenzia le capacità comunicative
- Fornisce modelli di comportamento

Giocare con gli animali
- Libera da emozioni negative ( funzione catartica)
- Applicazione del c.d. problem solving
- Sviluppo dell’intelligenza e del pensiero
- Favorisce l’esplorazione e l’apprendimento
- Controllo o liberazione dall’ansia
- Libera l’aggressività in modo positivo
- Modulazione della gestualità e aggressività
Fare esercizio con l’animale
- Rilassamento durante l’esecuzione
- Motivazione
- Divertimento
Imparare nozioni sulla vita degli animali
- Arricchimento delle conoscenze e del vocabolario
- Sviluppo del rispetto per l’ambiente
Attività ricreative con l’animale
- Sviluppo della creatività
- Libera espressione delle emozioni
Utilizzare oggetti dell’animale
- Incremento delle conoscenze ed attività manuali

